Nonostante il tempo tutt’altro che mite, l’estate sta arrivando, e con essa le prime segnalazioni di proprietari di cani cacciati dalle spiagge libere o dalle battigie.
Proprio per questo AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, lancia anche quest’anno la sua campagna “Libero cane in libera spiaggia”.
La campagna consiste in tre attività: segnalazione, consulenza e petizione da inviare al nuovo ministro del turismo. L’obbiettivo? Ottenere che il 20% degli arenili pubblici italiani (ossia 1600 degli 8000 Km di costa italiana tra mare, laghie fiumi) siano strutturati ed aperti ai bagnanti con animali.
Dal 2007, anno di inizio della campagna, qualche piccolo passo in avanti è stato fatto, ma ancora molto resta da fare.
Oltre alla petizione, per quest’anno AIDAA metterà a disposizione il proprio servizio di tutela legale sui cani in spiaggia: per chiunque ne avesse bisogno è possibile avere consulenza online tutta l’estate scrivendo atribunaleanimali2@libero.it oppure telefonando al 3926552051 tutti i giorni dal primo giugno al 30 settembre dalle ore 13.00 alle 15.00.
Per firmare la petizione “Libero cane in libera spiaggia”, ed unirsi unirsi agli oltre 18.000 italiani che hanno già firmato, basta collegarsi al sito www.firmiamo.it/liberaspiaggiapercani e seguire le semplici istruzioni.
Fonte: AgenParl
A livello normativo statale non esiste alcun divieto di far entrare i cani nei pubblici esercizi, al guinzaglio e con museruola, salvo quelli in cui si producono alimenti. Ai sensi dell'art.83, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320, recante "Regolamento di Polizia veterinaria", gli animali dovrebbero poter accedere a qualunque luogo pubblico o pubblico esercizio, salvo che non sia segnalato il divieto con apposito cartello, a cui deve corrispondere sul piano sostanziale un apposito certificato amministrativo rilasciato all'esercente dal comune. Recentemente , in seguito al ripetersi di incidenti provocati da cani considerati "di indole aggressiva" lasciati incustoditi, bisogna ricordare che quando si conduce un animale in luoghi pubblici si sono aggiunte le prescrizioni contenute nell' Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. (G.U. Serie Generale n. 68 del 23 marzo 2009)- del Ministero della Salute.
Tale Ordinanza ribadisce che il proprietario di un cane o chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di tenere un cane non di sua proprietà è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall'animale stesso, che il cane deve essere sempre tenuto al guinzaglio ad esclusione delle apposite aree individuate dai comuni, individua alcune razze canine aggressive, tra cui ad es. pitbull, rottweiler, dogo argentino, american bulldog, mastino dei Pirenei, cane corso, mastino napoletano, doberman.
La materia, tuttavia, viene dunque regolata a livello locale dai sindaci che, di norma, emanano ordinanze o adottano regolamenti ad hoc, (aggiungo nel rispetto delle norme previste)
Si consiglia quindi al turista proprietario di cane di controllare cosa prevede il comune dove intende recarsi in vacanza.. È bene ricordare, però, che anche il cane e il suo padrone devono rispettare alcune norme improntate alla buona educazione: non disturbare gli altri cani e le persone, far indossare al cane guinzaglio o museruola e pulire dove si sporca.
cit: http://www.regione.lazio.it/rl_turismo/?vw=contenutidettaglio&id=91
A livello normativo statale non esiste alcun divieto di far entrare i cani nei pubblici esercizi, al guinzaglio e con museruola, salvo quelli in cui si producono alimenti. Ai sensi dell'art.83, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320, recante "Regolamento di Polizia veterinaria", gli animali dovrebbero poter accedere a qualunque luogo pubblico o pubblico esercizio, salvo che non sia segnalato il divieto con apposito cartello, a cui deve corrispondere sul piano sostanziale un apposito certificato amministrativo rilasciato all'esercente dal comune. Recentemente , in seguito al ripetersi di incidenti provocati da cani considerati "di indole aggressiva" lasciati incustoditi, bisogna ricordare che quando si conduce un animale in luoghi pubblici si sono aggiunte le prescrizioni contenute nell' Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. (G.U. Serie Generale n. 68 del 23 marzo 2009)- del Ministero della Salute.
Tale Ordinanza ribadisce che il proprietario di un cane o chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di tenere un cane non di sua proprietà è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall'animale stesso, che il cane deve essere sempre tenuto al guinzaglio ad esclusione delle apposite aree individuate dai comuni, individua alcune razze canine aggressive, tra cui ad es. pitbull, rottweiler, dogo argentino, american bulldog, mastino dei Pirenei, cane corso, mastino napoletano, doberman.
La materia, tuttavia, viene dunque regolata a livello locale dai sindaci che, di norma, emanano ordinanze o adottano regolamenti ad hoc, (aggiungo nel rispetto delle norme previste)
Si consiglia quindi al turista proprietario di cane di controllare cosa prevede il comune dove intende recarsi in vacanza.. È bene ricordare, però, che anche il cane e il suo padrone devono rispettare alcune norme improntate alla buona educazione: non disturbare gli altri cani e le persone, far indossare al cane guinzaglio o museruola e pulire dove si sporca.
cit: http://www.regione.lazio.it/rl_turismo/?vw=contenutidettaglio&id=91
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