martedì 18 giugno 2013

Rapporto 2013 sulle acque di balneazione

Mare: Emilia Romagna e Veneto al 100%. Laghi e fiumi: Trentino al 81,58%, Bolzano al 92,31% – Il tutto è ora controllabile con un click sul portale del Ministero




Mare e laghi italiani primi  in Europa e  promossi a pieni voti.
Secondo il Rapporto 2013 sulla qualità delle acque di balneazione in Italia, curato dal ministero della Salute, il 96,6% delle acque di balneazione sono conformi alla normative europee, con un incremento registrato del +4,8% rispetto al 2011. 
Questo ci rende, in pratica, i primi in Europa per la balneabilità delle acque marine e lacustri e lo stato delle acque interne (laghi e fiumi.
Il dato è contenuto nel Rapporto 2013 presentato alla stampa dal Ministro Beatrice Lorenzin.

L’Italia, con oltre 5.500 aree di balneazione, rappresenta il Paese europeo con il maggior numero di acque, più di un quarto del totale europeo.
I dati sulla qualità di tutte le acque di balneazione dimostrano, nel 2012, una percentuale di conformità del 96% ai valori obbligatori previsti dalla Direttiva europea 2006/7/CE, con un incremento del +4,8% rispetto all’anno precedente. 
In particolare:
  • per le acque marine si passa da una conformità del 91,9% nel 2011 ad una del 96,6% nel 2012, con un incremento del +4,7% rispetto all’anno precedente
  • per le acque interne si passa da una conformità dell’85,8% nel 2011 ad una del 91,6% nel 2012, con un incremento del +5,8% rispetto all’anno precedente.


La Direttiva 2006/7/CE, in coerenza con le linee strategiche europee, oltre che sul controllo e sul monitoraggio, punta maggiormente, rispetto alla normativa preesistente, sulla gestione integrata, basata anche sull’utilizzo dei dati ambientali, sulla prevenzione, sull’informazione e sulla partecipazione pubblica al processo decisionale, al fine di utilizzare i cittadini come leva per promuovere interventi di miglioramento ambientale ed esercitare conseguentemente azioni che impattano significativamente sulla salute, sull’economia e sullo sviluppo.

IL D.L.vo 116/2008, che recepisce la Direttiva,  è infatti  finalizzato a proteggere la salute umana dai rischi derivanti dalla scarsa qualità delle acque di balneazione attraverso la protezione ed il miglioramento ambientale. La conservazione e la tutela delle nostre coste e acque di balneazione, una delle più preziose risorse naturali del nostro Paese, non può prescindere dalla realizzazione di misure di risanamento adeguate, al fine di garantire una buona qualità delle acque, con una conseguente riduzione dei rischi sanitari associati.


A questo scopo il coordinamento dell’azione dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente, degli Istituti scientifici di riferimento,  delle Autorità regionali e locali, risulta fondamentale.

Consulta il Portale delle acque di balneazione, con le mappe e i dati sulla balneabilità, da oggi anche per smartphone e tablet.

Consultate anche il servizio dell'Arpa dove venie riportata l'idoneità di balneazione  sul vostro litorale  http://www.arpalazio.net/main/

Cit Ministero della salute

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